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Biografia di Arrigo Muscio

 

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La catechesi di satana durante un recente caso di esorcismo

 

La via di Damasco

 

Qualcuno di voi si sarà chiesto il motivo per cui una persona così stravagante come me, di punto in bianco si sia accorta di avere necessità, Si ! necessità, di ritrovare Dio e di aprire le porte del suo cuore, ormai a pezzi alla « Dolce Potente Violenza » di Dio.

Per questo motivo voglio aprirvi il mio cuore parlandovi un pò, non di me, ma di ciò che Dio ha operato nella mia vita,  - Romani 5:8 Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi perché, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi.-  e la bella notizia è che non Ha ancora finito, semplicemente perchè il cammino di conversione per ognuno di noi inizia come per Saulo, su una ipotetica « via di Damasco » -  Atti 9:3 E avvenne che, mentre era in viaggio e stava per avvicinarsi a Damasco, all'improvviso lo avvolse una luce dal cielo  9:4 e cadendo a terra udì una voce che gli diceva: «Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?». 9:5 Rispose: «Chi sei, o Signore?». E la voce: «Io sono Gesù, che tu perseguiti! - ma non finirà se non alla fine della nostra vita, quando ci presenteremo all’Altissimo, con le nostre mani, vuote, si dico vuote, perchè ogni giorno scopro quanto poco faccio io per Colui che tanto mi ha dato, e mi riscopro a pensare cosa posso fare io per Lui ?. - Ebrei 10:36 Avete solo bisogno di costanza, perché dopo aver fatto la volontà di Dio possiate raggiungere la promessa. 10:37 Ancora un poco, infatti, un poco appena, e colui che deve venire, verrà e non tarderà. 10:38 Il mio giusto vivrà mediante la fede; ma se indietreggia, la mia anima non si compiace in lui. -

QUANTO SEGUE ALTRO NON E’ CHE INTERVISTA SVOLTA TRA ME ED UN IPOTETICO INTERLOCUTORE CHE MI PONE INCALZANTI QUESITI, PER METTERE VOI AMICI A CONOSCENZA DELLA MIA ESPERIENZA “DALLE TENEBRE ALLA LUCE”  

D. : Perchè la tua « Via di Damasco »?

     R. : Avevo 30 anni, non mi mancava nulla (credevo !).

Ma chissà perché, da alcuni anni mi rendevo conto che malgrado tutto la mia vita era come un deserto vuoto, amicizie tante, gente altolocata, divertimenti di lusso, a 20 anni avevo già girato buona parte del mondo, infatti il mio compagno al tempo era un importatore e con lui compievo spesso viaggi in Asia e Africa, dove mi fermavo anche un mese, alloggiando in alberghi di lusso 5 stelle, per trattative di affari, avevo lavorato come modella e nel mondo dello spettacolo, al tempo due persone ora famose del mondo dello spettacolo, erano mie colleghe, ma grazie agli insegnamenti dei miei genitori, non mi assoggettai a certi compromessi, e mi trovai un lavoro più “normale”. Agente di commercio e poi Immobiliare. Gli ambienti che avevo frequentato fino ad allora, erano la negazione assoluta di Dio, della Chiesa e dei Sacerdoti e Consacrati. In quegli ambienti, (ma non solo!), è un vanto, rivolgersi a medium, cartomanti, astrologi e ciarlatani vari, gli amuleti e i portafortuna sono la norma, e io mi assoggettai a questo mondo.

     La divinazione, la cartomanzia, l’astrologia, iniziarono ad interessarmi presto, e malgrado qualcosa, dentro me mi dicesse, che non era bene, mi interessai sempre più a queste arti, ricorrendovi sempre più spesso, e sprofondando sempre più nel buio più assoluto, senza la Luce della Parola Scritta del Vangelo, altrimenti avrei saputo che tutto questo era il male infatti è scritto, - Levitico 20:27 Se uomo o donna, in mezzo a voi, eserciteranno la negromanzia o la divinazione, dovranno essere messi a morte; saranno lapidati e il loro sangue ricadrà su di essi». Deuteronomio 18:10 Non si trovi in mezzo a te chi immola, facendoli passare per il fuoco, il suo figlio o la sua figlia, né chi esercita la divinazione o il sortilegio o l'augurio o la magia; -

D. : Cosa è successo poi?

     R. : E’ successo che camminando in questi “vicoli bui” dimenticai le preghiere di base, l’Ave Maria, il Padre Nostro, il Gloria, nei momenti di disperazione e di maggior solitudine, cercavo di pregare, ma era impossibile, non ricordavo più niente. Non vivevo più, ma semplicemente vegetavo, dentro me c’era l’odio, verso chi mi aveva procurato il male, non sapevo cosa fosse il perdono!. Un giorno al colmo della disperazione, entrai nella Chiesa della Madonna delle Grazie a Brescia, e in lacrime mi rivolsi alla Mamma Celeste le dissi semplicemente questo: “Non so più pregare, ma, se Tu vuoi puoi aiutarmi, fammi trovare la via per uscire da questo incubo”.  E Lei, prontamente ed inaspettatamente mi rispose e mi portò al Suo Gesù.  Infatti è Lei che ci ha portato e ci porta a Gesù - Luca 1:38 Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». E l'angelo partì da lei. -

      D. : E poi?

R. : Era un giovedì e lo ricordo come fosse oggi, tornai a casa e per una serie di circostanze mi ritrovai nel negozio di una signora che faceva parte del Rinnovamento Carismatico Cattolico, e la stessa mi invitò la sera seguente ad una Celebrazione Eucaristica con preghiera di intercessione e guarigione a Vicenza, senza sapere di cosa si trattasse esattamente, accettai, e così l’indomani sera alle 18,30 mi ritrovai a salire su un bus, con altre persone, imboccata l’autostrada questi iniziarono la recita del Santo Rosario……

D. :  E tu?

R. : Ovviamente mi ribellai chiedendo che per favore mi facessero scendere dal pullman, (secondo me erano tutti pazzi!) questo ovviamente non accadde e così mi sprofondai sul sedile, imprecando contro coloro che pregavano, mentre la tristezza mi attanagliava lo stomaco e l’avvenire mi pareva sempre più nero e triste..

E ben presto mi ritrovai alla Chiesa dove si svolgeva la Santa Messa, celebrata da Padre Gianpietro, un Francescano carismatico, con il dono della guarigione e liberazione.

D. : Cosa è successo poi?

R. : La Chiesa era piena di gente, già dal parcheggio esterno lo si poteva intuire, vedendo la quantità di bus e automobili parcheggiate, era così tanta la gente che lo stesso Padre Giampietro, invitò coloro che erano in piedi ad accomodarsi sui gradini dell’altare, facendo presente che tutti siamo figli di Dio e quindi quella era la casa del nostro Padre Celeste.

D. : Cosa ti colpì maggiormente?

     R. : Fui colpita subito dal gruppo del canto, almeno 20 ragazzi dai 17 ai 30 anni, chi con i capelli a rasta, chi con orecchini, jeans e magliette sgualcite, (ragazzi del mondo di oggi, insomma!), con bassi elettrici, trombe, batteria, e altri strumenti moderni. Accompagnavano le varie fasi della Celebrazione Eucaristica con canti attinenti il momento liturgico, che mai avevo sentito, c’era l’allegria dei Veri Figli di Dio, in quei canti, e l’assemblea fra cui molti altri giovani, accompagnava i vari canti battendo, ed alzando le mani, e muovendosi al ritmo della musica, movimenti sobri e rispettosi, ma di lode al Gesù che Perdona, Salva, Libera, Guarisce. (provare per credere!!!) devo dire che mi guardavo in giro e mi chiedevo: Ma questa non è solo una Santa Messa, è una festa, (mi resi conto molto dopo che la festa era anche per me) . - Luca 15:21 Il figlio gli disse: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. 15:22 Ma il padre disse ai servi: Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l'anello al dito e i calzari ai piedi. 15:23 Portate il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, 15:24 perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato. E cominciarono a far festa. Ed ancora; Luca 15:7 Così, vi dico, ci sarà più gioia in cielo per un peccatore convertito, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione.-

D. : E Poi?

R. : Dopo aver distribuito la Santa Eucaristia, venne esposto il Santissimo, e con canti di lode e adorazione, invocazioni allo Spirito Santo, poi….con  tono sommesso e dolce l’invocazione a allo Spirito Santo, e  la preghiera di intercessione di P. Gianpietro. Ci invitò a chiudere gli occhi e ad immaginare di stare ai piedi della Croce di Gesù.

Ricordo che ad un certo punto mentre con gli occhi chiusi, seguivo la preghiera, mentre il Padre, diceva che il Sangue Divino di Gesù Cristo, cadeva sui nostri peccati, e sulle nostre vite, per perdonare, liberare, guarire, e mettere ordine, mi sentii avvolgere da un calore immenso, (erano i primi giorni di febbraio, e faceva molto freddo), mentre le lacrime sgorgavano copiose dai miei occhi, e con  esse sentivo che mi stavano lasciando anche certe abitudini errate. Uscimmo da li che erano ormai le 23,45 circa  (il tutto era iniziato alle 20,30), 4 intense ore di preghiera, e avrei voluto che non finisse mai!

D. : Come sei tornata a casa?

R. : Ricordo che tornai a casa con una sensazione indescrivibile di serenità, che ormai da molto tempo avevo dimenticato. E la certezza che finalmente avevo imboccato la strada giusta.

D. : Cambiò subito la tua vita?

R. : Non proprio, era solo l’inizio, ma avevo capito che avrei cambiato strada. Infatti iniziai a frequentare questi incontri, e a liberarmi di libri e tutto quanto riguardava la magia, la divinazione, e al loro posto misi una cosa semplicissima ma assai efficace.

D. : Cosa?

R.: La corona del Rosario! E con l’ausilio di un libretto, imparai a recitarlo ogni giorno anche se mi riusciva molto difficile. E malgrado la derisione e l’allontanamento di molte amicizie, (ma erano veri amici?). Il Buon Dio mi aveva illuminata e continuava a farlo. Ero sola si, avevo perso molte amicizie, ma avevo trovato un grande amico.

D. : Chi?

R. : Ma è ovvio! GESU’. E con la curiosità che mi contraddistingue, mi interessai a tutto quanto lo riguardava. E decisi che in un mondo dove calciatori e gente di spettacolo riscoprivano la fede attraverso altre dottrine non cattoliche e rilasciando interviste, dove asserivano di avere trovato finalmente la pace, e il buddismo era una moda, io sarei andata contro corrente, ritornando alla Chiesa Cattolica, la fede che i miei amati genitori mi avevano giustamente impartito fin da bambina.

D. : Conclusioni?

     R. : Da 15 anni e più partecipo ad incontri di questo genere, rimpiango molto il grande Padre Emiliano Tardif, (per andare alle sue Celebrazioni, mi alzavo prestissimo la mattina, le 5.30, io che non mi sveglio nemmeno con le cannonate!) per raggiungere lo Stadio di Monza dove si svolgevano questi incontri nazionali, le sue Catechesi e preghiere di intercessione, mi hanno dato carica e molte ragioni per credere, con lui menziono con affetto e grande stima il caro amico Padre Beppino Cò, che mi è sempre stato molto vicino (dotato dello stesso carisma del compianto amico P. E. Tardif) , ha guidato i miei stentorei passi verso una fede mai abbastanza forte, ma certamente incrollabile. Infatti P. Cò, con le sue Catechesi e le sue preghiere di intercessione, attira ancora oggi nelle Chiese dove è invitato, molti fedeli che come me riscoprono la Fede Cristiana, attraverso questi e altri carismatici piano piano mi innamorai di Gesù, -  Giovanni 14:12 In verità, in verità vi dico: anche chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi, perché io vado al Padre. 14:14 Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.-  Infatti io sono guarita, dalla depressione che mi teneva prigioniera, sono stata liberata dalla voglia di morire, grazie a questi sacerdoti che sono mandati nel mondo come tutti i sacerdoti del mondo, l’unica differenza è che questi credono fermamente all’annuncio del Vangelo - Marco 16:17 E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove, 16:18 prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno».-

                Per questo, nella convinzione che, molte altre persone, di ogni età ed estrazioni sociali diverse abbiano sete della Parola, e bisogno di conoscere il vero rivoluzionario in assoluto, Colui che è venuto per i malati, nel corpo e nello spirito, Colui che ha rivoluzionato le convinzioni dei  “benpensanti”, banchettando con malfattori, e prostitute, infischiandosene bellamente, dei giudizi   - Matteo 9:11 Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Perché il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?». - Questo, Gesù ha fatto per me, quando tutti i benpensanti mi schernivano e guardavano come una “poco di buono” Lui l’Immenso e Incommensurabile Gesù, mi ha teso la mano e mi ha rialzata dalla polvere, ora io vivo, e voglio gridare al mondo che: - .Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla” Salmo. Di Davide . - E Vorrei  chiedere a chiunque: “ Sei convinto di non avere bisogno di Gesù?, sei certo che la fede non sia cosa che ti riguarda?”

Voglio testimoniare al mondo, senza vergogna che Gesù è Vivo e presente in mezzo a noi, ed ha promesso: - Matteo 18:20 Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro».-  Io ti dico che se tu credi vedrai la gloria di Dio, io ti dico che se tu preghi vedrai la gloria di Dio.

    Questo è il mio appello, a tutti i credenti e bisognosi di qualcosa a cui credere, venite con noi e il nostro Gruppo di Preghiera “Roveto Ardente”

Non misuriamo il tempo da dare a Dio, Lui è Padrone del tempo, Lui ci ha donato il tempo e questa splendida vita, Venite gente apriamo i nostri cuori a Gesù il Salvatore, e Lui spalancherà per noi le porte del paradiso qui sulla terra. Anche la preghiera è una medicina, ed è la più potente in assoluto Provare per Credere.

                                              

 

Questi versi li scrissi il 25 marzo del 1999 a pochi giorni dal mio compleanno pensando al mio amato papà

Perdonami, se non ho capito in tempo, che prima di tutto eri un uomo.

Perdonami, per non aver capito che soffrivi per noi.

Per non aver capito i sacrifici tuoi e di mamma,

Per quando non capivo i tuoi benevoli rimproveri, e i tuoi no.

Per quando non volevo ascoltare i vostri consigli.

Perdonami per tutte le volte in cui mi ribellavo contro te e le tue debolezze.

Perdonami se proprio quando, più ne avevi bisogno, ho girato le spalle ai tuoi ideali, alla fede con cui mi hai cresciuta e a tutto ciò che hai saputo insegnarmi, solo per rincorrere falsi idoli e falsi profeti.

E andando fiera e sciocca per la mia strada, costellata di errori ho finito col perderti.

Grazie, per l’amore che hai messo in ogni tuo gesto, in ogni tuo rimprovero e in ogni giornata che hai colmato di serenità, e allegria.

                                                                             

A. V.