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Biografia di Arrigo Muscio

 

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Il valore del Santo Rosario

 

I salmi

 

Libri scritti da Arrigo Muscio

 

La catechesi di satana durante un recente caso di esorcismo

 

 

 

UN GIOVANE DI GRANDE ATTUALITA'

 

[9]Chi dice di essere nella luce e odia suo fratello, è ancora nelle tenebre.

[10]Chi ama suo fratello, dimora nella luce e non v'è in lui occasione di inciampo.

[11]Ma chi odia suo fratello è nelle tenebre, cammina nelle tenebre e non sa dove va, perché le tenebre hanno accecato i suoi occhi.

[12]Scrivo a voi, figlioli, perché vi sono stati rimessi i peccati in virtù del suo nome.

[13]Scrivo a voi, padri, perché avete conosciuto colui che è fin dal principio. Scrivo a voi, giovani, perché avete vinto il maligno.

[14]Ho scritto a voi, figlioli, perché avete conosciuto il Padre. Ho scritto a voi, padri, perché avete conosciuto colui che è fin dal principio. Ho scritto a voi, giovani, perché siete forti, e la parola di Dio dimora in voi e avete vinto il maligno.

[15]Non amate né il mondo, né le cose del mondo! Se uno ama il mondo, l'amore del Padre non è in lui;

[16]perché tutto quello che è nel mondo, la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita, non viene dal Padre, ma dal mondo.

[17]E il mondo passa con la sua concupiscenza; ma chi fa la volontà di Dio rimane in eterno!

1 Gv. 2,9 seg.

 

 

"Uno sguardo al tabernacolo e tutto si appiana"

Padre Benigno Calvi

 

 

"Il 25 ottobre 1937 moriva a Concesa (MI) in fama di santità un giovane religioso Carmelitano Scalzo, Padre Benigno Calvi. Non aveva che 28 anni. Soltanto nove passati in convento.

Allegro e sorridente, infermiere ricercato da tutti, servizievole e disponibile, nascondeva dietro il sorriso e la semplicità una forte e determinata volontà di crescere nell'umiltà e nell'amore, di non lasciarsi sfuggire il più piccolo sacrificio perché voleva essere sacerdote santo e salvare molte anime, soprattutto di giovani.

Fu per tre mesi cappellano delle Carmelitane Scalze a Bologna; cinque mesi, per un'obbedienza improvvisa, conventuale a Torino, dove presto si accaparrò il privilegio di portare agli ammalati l'Eucaristia su fin nelle soffitte, e poi per un'altra improvvisa obbedienza venne mandato nel giugno 1936 a Concesa come vicemaestro dei novizi. Sapeva conciliare la vita della comunità, dove seguiva i novizi e un anziano padre ciecuziente, con una presenza attiva in parrocchia, dove saliva dal Santuario alle 5,30 per la Messa, le confessioni, le visite quotidiane agli infermi. Rifaceva quella salita anche 5/6 volte al giorno perchè chiamato da quella buona gente per ogni necessità. Gli handicappati fisici o mentali  erano amici suoi e le mamme che scendevano a lavorare lungo l'Adda gli affidavano volentieri i piccoli. Poi verso settembre strani dolori all'addome. Tre illustri medici lo visitarono e conclusero col diagnosticargli una semplice colite. Lui continuava a sorridere, a tacere e a salire in parrocchia, magari cadendo lungo la via. Crollò la sera del 24 ottobre quando venne trasportato d'urgenza in ospedale a Legnano. L'intervento chirurgico evidenziò una peritonite da tubercoloma e all'incidere del bisturi il pus sprizzò fino al soffitto.

Al Padre Provinciale che era accorso presso di lui chiese di voler offrire la sua vita per la diletta provincia religiosa, che in quel momento era sotto minaccia di soppressione per fallimento economico,  e per un compagno suo P. Teofano Stella, missionario in India. Era quella domenica la Giornata Missionaria mondiale.

Riportato a Concesa, morì nella sua cella alle 9 del 25 ottobre 1937, felice di essere Carmelitano Scalzo. In soli tre mesi lo scandalo giudiziario che da cinque anni teneva 100 frati e 200 monache col fiato sospeso, si concluse con l'assoluzione piena per il provinciale e per tutti, e la condanna dei truffatori. P. Teofano Stella divenne nel 1956 primo Vescovo Vicario Apostolico del Kuwait e non dimenticò mai il suo P. Benigno.

Ma anche a Concesa nessuno lo dimenticò. Tutte le testimonianze ascoltate dal Tribunale ecclesiastico (103 testimoni) furono concordi nel riconoscere nella vita di P. Benigno i segni di un vero impegno per vivere, in modo eroico, la Santa volontà di Dio. Molti invocano con fiducia il Servo di Dio, Padre Benigno Calvi, implorando la sua particolare protezione nelle varie difficoltà della vita. E P. Benigno certamente ascolta. Infatti numerosissime grazie e favori vengono segnalati dai fedeli che, ininterrottamente visitano la sua tomba nel Santuario "Divina Maternità" - Casa di Preghiera dei Padri Carmelitani Scalzi, 20056 Concesa (Trezzo s/Adda - Mi) - Via P. Benigno Calvi, 9 - Tel. 02 90961489 - Fax 02 90964144).

Biografia tratta da "Un Carmelitano Scalzo di Concesa verso gli Altari" di Padre Gerardo, Vicepostulatore Causa P.B. (a cui rivolgersi per segnalazioni di Grazie, per richieste di Immagini, Reliquie e libri su P. Benigno Calvi)

 

 Ciò che colpisce in questo giovane frate, oltre allo sguardo limpido e dolce, è l'amore viscerale verso Dio, la Madonna (della quale era molto devoto) ed il prossimo. Intriso di amore divino diede la sua vita per un giovane amico missionario e per la salvezza della Provincia.

E' un fulgido esempio che stride, soprattutto in quest'epoca, con il comportamento di numerosi giovani che, figli di un'educazione atea e di abbondante benessere, per vincere la noia o per procurarsi "i contributi" per le canne si dedicano agli stupri, ai furti, alle violenze, al sesso consumistico e perverso ecc. assumendo sempre più la veste di figli di satana anziché quella di figli di Dio.

Cresciuti con abbondanti dosi di sesso e violenza con cui sono conditi molti programmi di "mamma tv" e, quando va bene, con somministrazioni di sociologia religiosa che ha dimenticato la radicalità evangelica "Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde" (Mt. 12,30), non sanno neanche più che cosa sia l'amore verso il prossimo e confondono probabilmente Gesù con qualche cantante Rock.

Padre Benigno costituisce, invece, una evidente testimonianza della concretezza del Vangelo ed una valorizzazione dell'eterna verità contenuta nella Sacra Scrittura. Solo chi vive la Parola di Dio si sforzerà, come dimostra un calendario di santi che resiste anche alla più spietata analisi storica, di emulare Gesù che volontariamente diede la sua vita per la salvezza dell'umanità. Quanti invece scelgono altri modelli d'imitazione (che predicano apertamente, anche mediante canzoni, l'odio, l'intolleranza, la ribellione ai genitori ed ai comandamenti) produrranno, come purtroppo le cronache dimostrano sempre più spesso, ben altri frutti.

Il servo di Dio Padre Benigno, per cui è stato aperto il processo di beatificazione, è un esempio che il Signore ci ha donato nel nostro secolo, anche come intercessore per i giovani. E dal Cielo intercede presso l'Altissimo e la Madonna per poter donare le grazie che gli vengono richieste, soprattutto per i giovani e gli ammalati.

La sua tomba si trova presso il santuario della Divina Maternità di Concesa - Trezzo d'Adda, situato in un incantevole oasi naturale. Il Santuario offre tre canali principali di grazie:

1)      la particolare intercessione di Maria Santissima che ha donato l'acqua miracolosa che sgorga sotto la sua statua vicino al santuario;

2)      la copia della statuetta miracolosa del Gesù Bambino di Praga che è collocata sopra la tomba di Padre Benigno;

3)      la particolare intercessione del servo di Dio, Padre Benigno, ricco di grazie.

 

PREGHIERA

Per ottenere grazie per intercessione di P. Benigno

 

O Divin Redentore Gesù,

che nella tua infinita bontà

Ti compiacesti di adunare

Nell'anima eletta di P. Benigno

Tanti tesori di grazie

Sì da renderlo Carmelitano perfetto

E Sacerdote tutto zelo

Per la Tua gloria ed il bene delle anime;

degnati ascoltare l'umile preghiera

che fiduciosi noi Ti rivolgiamo

e concedi a noi

per intercessione di Lui,

la grazia che tanto ci sta a cuore.

 

 

Padre Nostro....

Ave Maria....

Gloria....

 

 

Il volumetto "E Padre Benigno risponde", ed. Mimep- Docete e-mail: mimep@sko.it  riporta le numerose grazie ottenute per intercessione di Padre Benigno Calvi.

 

E' possibile richiederlo al Santuario "Divina Maternità" - Casa di Preghiera dei Padri Carmelitani Scalzi, 20056 Concesa (Trezzo s/Adda - Mi) - Via P. Benigno Calvi, 9 - Tel. 02 90961489 - Fax 02 90964144).