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I   NUOVI  BARBARI

 

 

[9]Ma guardati e guardati bene dal dimenticare le cose che i tuoi occhi hanno viste: non ti sfuggano dal cuore, per tutto il tempo della tua vita. Le insegnerai anche ai tuoi figli e ai figli dei tuoi figli.

[10]Ricordati del giorno in cui sei comparso davanti al Signore tuo Dio sull'Oreb, quando il Signore mi disse: Radunami il popolo e io farò loro udire le mie parole, perché imparino a temermi finché vivranno sulla terra, e le insegnino ai loro figli.

Dt. 4,9 seg.

 

[4]Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo.

[5]Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze.

[6]Questi precetti che oggi ti dò, ti stiano fissi nel cuore;

[7]li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando sarai seduto in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai.

[8]Te li legherai alla mano come un segno, ti saranno come un pendaglio tra gli occhi

[9]e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte.

Dt. 6,4 seg.

 

 

 

[24]Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia.

[25]Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia.

[26]Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, è simile a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia.

[27]Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde, e la sua rovina fu grande>> (Mt. 7,24)

 

[14]Tu però rimani saldo in quello che hai imparato e di cui sei convinto, sapendo da chi l'hai appreso

[15]e che fin dall'infanzia conosci le sacre Scritture: queste possono istruirti per la salvezza, che si ottiene per mezzo della fede in Cristo Gesù.

[16]Tutta la Scrittura infatti è ispirata da Dio e utile per insegnare, convincere, correggere e formare alla giustizia, perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.

2 Tm. 3,14 seg.

 

Maurizio Blondet (giornalista di Avvenire) ha riportato nel suo ultimo libro "No Global" (ed. Ares) una interessante analisi “……Nella categoria chiamata gioventù, questa attitudine denuncia l’aggravarsi di un male che un altro filosofo, Ortega y Gasset, indicò come invasione verticale dei barbari.

I barbari di cui parlava sono i giovani. Negli Stati moderni ben strutturati in una “forma”, i barbari – almeno prima della globalizzazione – non venivano dall’esterno, dalle steppe oltre confine. Non avvengono più da gran tempo (anche se le cose stanno cambiando) invasioni “orizzontali” di barbari. Tuttavia, anche le società “formate” subiscono di continuo un’invasione barbarica da dentro. Ogni generazione nuova è questa invasione “verticale”; i nostri figli sono barbari nelle culle e la società deve compiere uno sforzo continuo per civilizzarli, adeguarli ai suoi usi, alle sue leggi, alla sua “forma”. L’educazione era questo: insegnare ai giovani la civiltà. E non era compito esclusivo dell’istituzione scolastica: la trasmissione delle esperienze dei padri, della cultura elaborata dalle generazioni precedenti, degli errori corretti, delle fatiche nella ricerca della verità e della giustizia sostenute dagli avi e divenute idee, patrimonio intellettuale e morale, saggezza acquisita: tutto ciò era appunto la tradizione. Traditio, ossia “consegna” alle giovani generazioni di ciò che avevano appreso (a loro spese, e spesso col loro sangue) le vecchie. Tradizione era il processo con cui la società civilizzava i suoi barbari verticali.

Il nostro tempo ha tragicamente interrotto questo continuo, molecolare, quotidiano processo civilizzatore. E non per caso, ma per programma: la cultura corrente si vuole “progressista”, e perciò rifiuta di trasmettere la tradizione. Essere “progressista”, nella cultura corrente, significa deliberatamente questo: essere “trasgressiva” rispetto al patrimonio e alla saggezza del passato, spregiare la tradizione come un peso inutile nello slancio verso il futuro; e dissiparla totalmente.

Ma così la società trasgressiva lascia crescere i giovani, i barbari tra noi, senza civilizzarli. E i barbari diventano adulti non civilizzati, acquistano forza e potere, senza conoscere i moventi profondi della civiltà; ogni nuova generazione deve ripartire da zero, riscoprire a sue spese (e a prezzo di sangue) il patrimonio di saggezza che le avrebbe risparmiato la fatica e il sangue. Questo ripartire da zero, questo ripetere gli stessi errori e rifare le stesse esperienze sulla propria carne generazione dopo generazione, è il contrario del progresso. Si può dire che il “progressismo” ha avuto questo esito: di non trasmettere più il progresso…” (opera citata, pag. 78/79)

Effettivamente nella nostra epoca i genitori cristiani, fatte salve le solite eccezioni, hanno abdicato al loro compito di principali educatori dei figli ed hanno delegato tale ruolo esclusivamente ai catechisti, alla scuola e soprattutto a "mamma tv". Sedotti dalle teorie del mondo anticristiane che ammorbano la nostra società ateizzata e paganizzata, e per paura di non essere "moderni",  hanno preferito lasciar crescere i figli come moderni selvaggi nella giungla tecnologica. Normalmente i genitori, oberati da numerosi impegni progettati da una "mente occulta" per tenerli lontani dalla famiglia, preferiscono evitare le discussioni generazionali e, per non andare contro corrente, affidano i figli all'educazione del mondo. Mentre la Parola di Dio prescrive l'insegnamento familiare generazionale degli insegnamenti eterni del Signore “Ascolta, figlio mio, l'istruzione di tuo padre e non disprezzare l'insegnamento di tua madre, perché saranno una corona graziosa sul tuo capo e monili per il tuo collo. Figlio mio, se i peccatori ti vogliono traviare, non acconsentire!” (Pr. 1,8), la situazione attuale ha "imposto" l'accantonamento della Bibbia. Di conseguenza la nostra società sta allevando giovani (e futuri genitori) senza alcun ancoraggio alla tradizione, aperti a tutte le idee di libertà. Quindi lo spinello libero, le perversioni sessuali, la pedofilia, la sopraffazione, il consumismo sessuale, la musica satanica ecc. sono i nuovi idoli che hanno sostituito Dio. Ovviamente l'estesa assenza del ruolo educativo dei genitori crea maggiori difficoltà anche a quanti si sforzano di assolvere il loro compito evangelico. Il "così fan tutti" è diventata la pronta risposta di molti giovani affascinati dalle sirene del mondo. Di conseguenza, la frase profetica "Dio dice" è stata sostituita dal "così fan tutti", anche se quest'ultima espressione non gioverà come giustificativo nel giorno del giustizio in quanto "Chi mi respinge e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho annunziato lo condannerà nell'ultimo giorno" (Gv. 12,48)

L'oggettività morale (cfr. Veritatis Splendor, Giovanni Paolo II) è stata sostituita, anche in casa cattolica, dal relativismo etico e, di conseguenza, al cristianesimo è subentrato il fai da te.

Come condimento di tale amalgama si stanno aggiungendo con progressione preoccupante gli omicidi generazionali (figli che uccidono i genitori e viceversa). Se esaminiamo con attenzione i numerosi messaggi che la Madonna sta regalando al mondo da Medjugorje troviamo più volte l'appello alla lettura in famiglia della Bibbia. E' chiara, quindi, la riconferma dell'essenzialità dell'educazione familiare della Parola di Dio che non dev'essere delegata ad altri, ma assolta come primario compito dei genitori. L'inosservanza di questo importantissimo messaggio spalanca le porte ad una società sempre più allo sbando morale, nella quale i valori divini si sono capovolti. L'illecito diventa quindi lecito e viceversa, la libertà viene confusa con il permissivismo, l'ordine con l'anarchia, il matrimonio con le convivenze, il pudore con l’impudicizia; il servizio al prossimo viene sostituito dall'interesse personale (tangentopoli docet), l'assistenza dall'assistenzialismo, la predicazione dalla resa incondizionata nei confronti di quanto è opposto a Cristo (es. la richiesta di eliminare il Crocifisso) ecc.

Purtroppo quanto affermato dallo Spirito Santo è di fresca attualità "Poiché essi hanno cambiato la verità di Dio con la menzogna e hanno venerato e adorato la creatura al posto del creatore, che è benedetto nei secoli. Amen. Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami; le loro donne hanno cambiato i rapporti naturali in rapporti contro natura. Egualmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono accesi di passione gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi uomini con uomini, ricevendo così in se stessi la punizione che s'addiceva al loro traviamento. E poiché hanno disprezzato la conoscenza di Dio, Dio li ha abbandonati in balìa d'una intelligenza depravata, sicché commettono ciò che è indegno, colmi come sono di ogni sorta di ingiustizia, di malvagità, di cupidigia, di malizia; pieni d'invidia, di omicidio, di rivalità, di frodi, di malignità; diffamatori, maldicenti, nemici di Dio, oltraggiosi, superbi, fanfaroni, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, insensati, sleali, senza cuore, senza misericordia. E pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose meritano la morte, non solo continuano a farle, ma anche approvano chi le fa." (Rm. 1,25 seg.)