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La catechesi di satana durante un recente caso di esorcismo

LA FEDE

 

[13]E Gesù disse al centurione: <<Và, e sia fatto secondo la tua fede>>. In quell'istante il servo guarì.

Mt. 8,13

 

[22]Gesù, voltatosi, la vide e disse: <<Coraggio, figliola, la tua fede ti ha guarita>>. E in quell'istante la donna guarì.

Mt. 9,22

 

Sono numerosissime le frasi bibliche che evidenziano l'essenzialità della fede per ottenere le grazie divine. Gesù, come si evince dalla lettura del Vangelo, ripetutamente sottolinea l'importanza della fede decisa, non titubante. Lo Spirito Santo, infatti, afferma "Chi esita somiglia  all'onda del mare mossa e agitata dal vento; e non pensi di ricevere  qualcosa dal Signore un uomo che ha l'animo oscillante e instabile in  tutte le sue azioni". Il Signore, in certi casi, mostra per contrasto la differenza tra la vera fede e quella "farisaica o ipocrita "Allora Gesù le replicò: - Donna, davvero grande è la tua fede! Ti sia fatto come desideri -. E da quell'istante sua figlia fu guarita " (Mt. 15,28) - "Ma il centurione riprese: - Signore, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto, dì soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. Perché anch'io, che sono un subalterno, ho soldati sotto di me e dico a uno: Fà questo, ed egli lo fa -. All'udire ciò, Gesù ne fu ammirato e disse a quelli che lo seguivano: - In verità vi dico, presso nessuno in Israele ho trovato una fede così grande" (Mt. 8,8).

Naturalmente questa fede necessita di alcuni requisiti indispensabili:

1)      in primo luogo è necessario credere in Dio Onnipotente (cioè a Colui al quale nulla è impossibile);

2)      in secondo luogo è altresì necessario credere fermamente nella verità eterna della Sua Parola (Bibbia) che dev'essere letta ogni giorno e vissuta;

3)      infine è indispensabile pregare quotidianamente ed incessantemente, avvalendosi dell'ausilio dei Sacramenti, per alimentare e rafforzare la fede in Colui che ha creato l'universo.

Come ci insegna eternamente il Vangelo la fede deve nutrirsi degli effetti sensibili che derivano dall'incontro quotidiano con Dio. Finchè si considera Gesù solo come un personaggio storico non sarà mai possibile sperimentare la concretezza del Suo infinito Amore. L'Eucarestia, possibilmente quotidiana, dev'essere un'occasione per incontrare Dio vivo e vero; lo stesso che duemila anni fa percorreva le strade della Palestina per predicare "la lieta novella", per liberare i posseduti, per guarire gli ammalati, per distruggere i peccati e per resuscitare i  morti. Se ciascuno di noi non prova a vivere la Bibbia (ad evangelizzare, a pregare per se stesso, per i familiari, per la conversione dei peccatori; per la pace nei cuori, nelle famiglie e nel mondo; per essere preservato e liberato da ogni male ecc.) non potrà mai sperimentare la concretezza dei segni di Dio e, di conseguenza, non potrà mai alimentare e rafforzare la propria fede. Anche la preghiera familiare di protezione, guarigione e liberazione e la partecipazione a veri gruppi di preghiera (non quelli che si imperniano su riunioni sociologiche o di mero canto di lode!) contribuisce a rafforzare la convinzione che "La  Parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore" (At. 4,12) e che Gesù è vivo e vero. Purtroppo molti cristiani hanno una fede tiepida, se non addirittura prossima all'ateismo: non credono infatti al valore della preghiera, all'importanza dei Sacramenti, all'esistenza del diavolo e dei mali da lui provocati (tentazioni, peccati, possessioni, ossessioni, malefici ecc.), all’esistenza degli angeli e del Paradiso, all'intercessione dei santi ecc. Purtroppo costoro coltivano una fede "umana" destinata a squagliarsi come neve al sole in occasione di prove o tentazioni. Solo i rimedi suggeriti in premessa possono, infatti, rafforzare la vera fede in Colui che può tutto. Finchè la parola degli uomini (non importa quale ruolo ricoprano anche all'interno della Chiesa) viene anteposta a quella di Dio (Sacra Scrittura) la fede sarà solo umana "Maledetto l'uomo che confida nell'uomo, che pone nella carne il suo sostegno e il cui cuore si allontana dal Signore. Egli sarà come un tamerisco nella steppa, quando viene il bene non lo vede; dimorerà in luoghi aridi nel deserto, in una terra di salsedine, dove nessuno può vivere. Benedetto l'uomo che confida nel Signore e il Signore è sua fiducia. Egli è come un albero piantato lungo l'acqua, verso la corrente stende le radici; non teme quando viene il caldo, le sue foglie rimangono verdi; nell'anno della siccità non intristisce, non smette di produrre i suoi frutti. Più fallace di ogni altra cosa è il cuore e difficilmente guaribile; chi lo può conoscere? Io, il Signore, scruto la mente e saggio i cuori, per rendere a ciascuno secondo la sua condotta, secondo il frutto delle sue azioni" (Ger. 14,5 seg.)