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LE CONSEGUENZE DEL PECCATO

 

 

Pubblicato su “Il Segno del soprannaturale”, N. 159 – luglio 2001 info@edizionisegno.it

 

[17]All'uomo disse: <<Poiché hai ascoltato la voce di tua moglie e hai mangiato  dell'albero, di cui ti avevo comandato: Non ne devi mangiare, maledetto sia il suolo per causa tua! Con dolore ne trarrai il cibo per tutti i giorni della tua vita.

Gen. 3,17

 

[4]Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra.

[5]Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, sono il tuo Dio, un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano,

[6]ma che dimostra il suo favore fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandi.

Es. 20,4

 

[29]Perché quanti commetteranno qualcuna di queste pratiche abominevoli saranno eliminati dal loro popolo.

[30]Osserverete dunque i miei ordini e non imiterete nessuno di quei costumi abominevoli che sono stati praticati prima di voi, né vi contaminerete con essi. Io sono il Signore, il Dio vostro.

Lv. 18,29

 

[1]In quello stesso tempo si presentarono alcuni a riferirgli circa quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva mescolato con quello dei loro sacrifici.

[2]Prendendo la parola, Gesù rispose: <<Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte?

[3]No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo.

[4]O quei diciotto, sopra i quali rovinò la torre di Sìloe e li uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme?

[5]No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo>>.

Lc. 13,1

 

[13]Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era allontanato, essendoci folla in quel luogo.

[14]Poco dopo Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: <<Ecco che sei guarito; non peccare più, perché non ti abbia ad accadere qualcosa di peggio>>.

Gv. 5,13

 

[3]Orbene, io, assente col corpo ma presente con lo spirito, ho già giudicato come se fossi presente colui che ha compiuto tale azione:

[4]nel nome del Signore nostro Gesù, essendo radunati insieme voi e il mio spirito, con il potere del Signore nostro Gesù,

[5]questo individuo sia dato in balìa di satana per la rovina della sua carne, affinchè il suo spirito possa ottenere la salvezza nel giorno del Signore.

1 Cor. 5,3

 

Numerosissimi passi della Sacra Scrittura illustrano la gravità del peccato, origine della caduta dell'uomo con tutto quanto ne è conseguito.

Nella nostra epoca molti conoscono le scienze umane ma trascurano gli eterni insegnamenti biblici e non parlano più delle conseguenze del peccato che si manifestano nei mali che colpiscono l'umanità. Non solo, ma osservano con astio o senso di ripugnanza coloro che mettono in guardia il prossimo da tali pericoli.

Il peccato è causa prima dei mali psico-fisici che colpiscono le persone e che provocano sofferenze. Non mi riferisco ovviamente a quanti si trovano nella prova (es. Giobbe) o hanno chiesto al Signore di partecipare alle sue sofferenze per la redenzione dell'umanità (es. padre Pio), in quanto costoro sono collocati in una condizione particolare. Gesù stesso ha messo in guardia gli apostoli dalla facile equazione sofferenze = peccato personale o dei genitori, usata erroneamente al tempo di Gesù "Passando vide un uomo cieco dalla nascita e i suoi discepoli lo interrogarono: - Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché egli nascesse cieco? -. Rispose Gesù: - Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è così perché si manifestassero in lui le opere di Dio" (Gv. 9,1 seg.). Però il Signore ha  confermato le conseguenze generali del peccato "Poco dopo Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: - Ecco che sei guarito; non peccare più, perché non ti abbia ad accadere qualcosa di peggio" (Gv. 5,13). Concetto avvalorato dallo Spirito Santo "Perciò chiunque in modo indegno mangia il pane o beve il calice del Signore, sarà reo del corpo e del sangue del Signore. Ciascuno, pertanto, esamini se stesso e poi mangi di questo pane e beva di questo calice; perché chi mangia e beve senza riconoscere il corpo del Signore, mangia e beve la propria condanna. E` per questo che tra voi ci sono molti ammalati e infermi, e un buon numero sono morti. Se però ci esaminassimo attentamente da noi stessi, non saremmo giudicati" (1 Cor. 11,27 seg.). Anche la Regina dei profeti, mediante il messaggio di Fatima, preavvisò l'umanità dei castighi futuri in caso di mancata adesione ai suoi appelli di conversione.

Il riferimento alle conseguenze dei peccati va fatto nei confronti di quanti li commettono disobbedendo alla legge divina, che ha un valore oggettivo ed eterno.

Questo concetto è basilare per comprendere le cause dei problemi che attanagliano molte persone. Solo rendendosi conto di ciò è possibile porre in atto i rimedi indispensabili per risolvere le cause. Satana, colui che ha introdotto la morte nel mondo "Ma la morte è entrata nel mondo per invidia del diavolo; e ne fanno esperienza coloro che gli appartengono" (Sap. 2,24), tenta continuamente l'uomo alla disobbedienza delle leggi divine ben sapendo che ciò comporta sofferenze per quanti lo ascoltano. Ed ecco che l'ateismo, gli aborti, gli adulteri, la lussuria, le perversioni, gli omicidi, le violenze, l'occultismo, l'omosessualità, la pedofilia ecc. divengono causa di problemi psicologici e fisici..

Poichè però il Signore ama profondamente l'umanità non cessa di inviarci avvisi dal cielo mediante Maria Santissima che ci rammenta l'importanza della conversione per recuperare l'amicizia di Dio, fonte di ogni bene, di ogni liberazione e di ogni guarigione. La consapevolezza del peccato, come causa primaria dei mali che ci circondano, non dev'essere una constatazione di ineluttabilità, ma un dono dello Spirito Santo per conoscerne le cause ed approntare i rimedi necessari (preghiera, lettura della Parola di Dio e Sacramenti) per cancellare anche le colpe commesse dai genitori "Non imputare a noi le colpe dei nostri padri, presto ci venga incontro la tua misericordia, poiché siamo troppo infelici." (Sal. 79,8).

Di conseguenza il sacramento della confessione è un dono di Dio anche come utile strumento di guarigione interiore e fisica, indispensabile per proseguire il cammino di santità "Egli perdona tutte le tue colpe, guarisce tutte le tue malattie" (Sal. 103,3). La Madonna a Medjugorje ha infatti raccomandato almeno la confessione mensile.

Purtroppo le teorie moderne, che non solo omettono la predicazione biblica ma rigettano come inconcepibile la correlazione peccato=conseguenze morali e fisiche, contribuiscono volenti o nolenti a condurre le persone dagli psicanalisti e dagli occultisti.

Solo la consapevolezza del peccato e dei suoi effetti deleteri "Contro di te, contro te solo ho peccato, quello che è male ai tuoi occhi, io l'ho fatto; perciò sei giusto quando parli, retto nel tuo giudizio" (Sal. 51,6) - "Per il tuo sdegno non c'è in me nulla di sano, nulla è intatto nelle mie ossa per i miei peccati. Le mie iniquità hanno superato il mio capo, come carico pesante mi hanno oppresso. Putride e fetide sono le mie piaghe a causa della mia stoltezza. Sono curvo e accasciato, triste mi aggiro tutto il giorno. Sono torturati i miei fianchi, in me non c'è nulla di sano" (Sal. 38,4 seg.) permette al salmista, ispirato dallo Spirito Santo, di affermare come insegnamento per tutti noi "Ed egli, pietoso, perdonava la colpa, li perdonava invece di distruggerli. Molte volte placò la sua ira e trattenne il suo furore, ricordando che essi sono carne, un soffio che va e non ritorna" (Sal. 78,38) - "Hai perdonato l'iniquità del tuo popolo, hai cancellato tutti i suoi peccati. Hai deposto tutto il tuo sdegno e messo fine alla tua grande ira. Rialzaci, Dio nostra salvezza, e placa il tuo sdegno verso di noi (Sal. 85,3 seg.).

Come profetizzato dal profeta Isaia "Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità. Il castigo che ci dà  salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo stati guariti" (53,5),  Gesù è venuto per guarire le malattie e liberare dal diavolo quanti, con fede sincera, glielo chiedono (soprattutto mediante l'intercessione di Maria Santissima e dei santi), ma desidera prioritariamente che noi riconosciamo i nostri peccati e gli chiediamo di distruggerli ed è per questo che ha istituito il sacramento della confessione: immenso dono della Sua infinita misericordia.