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Biografia di Arrigo Muscio

 

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I salmi

 

Libri scritti da Arrigo Muscio

 

La catechesi di satana durante un recente caso di esorcismo

IL COMBATTIMENTO TRA CANI

 

"Non farai cuocere un capretto nel latte di sua madre".

Es. 23,19

 

"Tutte le creature del cielo e della terra, sotto la terra e nel mare e tutte le cose ivi contenute, udii che dicevano: -  Colui che siede sul trono e all'Agnello lode, onore, gloria e potenza, nei secoli dei secoli".

Ap. 5,13

 

"La creazione stessa attende con impazienza la rivelazione dei figli di Dio; essa infatti è stata sottomessa alla caducità non per suo volere, ma per volere di colui che l'ha sottomessa e nutre la speranza di essere lei pure liberata dalla schiavitù della corruzione, per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio. Sappiamo bene infatti che tutta la creazione geme e soffre fino ad oggi nelle doglie del parto; essa non è la sola, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l'adozione a figli, la redenzione del nostro corpo"

Rm. 8,19

 

"Uomini e bestie tu salvi, Signore"

Sal, 36,7

 

 

L'odio che il demonio nutre verso Dio e tutte le sue creature si rivolge anche nei confronti dell'animale che personifica, forse più di tutti gli altri, la fedeltà: quella virtù che l'uomo non esercita nei confronti del proprio Creatore e dei propri simili. Solo il cane, infatti, nutre nei confronti dell'uomo quella dedizione che non si trova, salvo alcune eccezioni, negli altri appartenenti al Regno animale. Lui non bada se il proprio padrone è ricco o povero, sapiente od ignorante, potente o indifeso. A lui basta amarlo costantemente in cambio solo di qualche carezza e di un po’ d'affetto. Ma satana, ovvero l'odio puro personificato, oltre a provocare danni spirituali e materiali (conseguenza di quelli spirituali!) nel mondo, si accanisce anche contro l'emblema della fedeltà. Mediante i suoi "figli spirituali" - "Perché non comprendete il mio linguaggio? Perché non potete dare ascolto alle mie parole, voi che avete per padre il diavolo, e volete compiere i desideri del padre vostro…" (Gv. 8,43) "ispira" anche quei crudeli combattimenti tra cani nel nome di "Mammona".

Dio ha stabilito che gli animali della stessa specie, dotati di mezzi naturali in grado di uccidere (lupi, leoni ecc.), difficilmente si ammazzino tra loro. Il Signore ha infatti predisposto, a tutela della specie, un meccanismo di sottomissione ed un rituale gestuale in base al quale il soccombente offre la gola al vincitore in segno di resa. Allo stato libero, infatti, difficilmente chi ha avuto la supremazia nel combattimento infierisce nei confronti del vinto che gli mostra la gola in segno di resa. Diverso è ovviamente il comportamento in caso di difesa del padrone o della proprietà in cui allora interviene un meccanismo di protezione che stimola il cane ad attaccare quanti (uomini o animali) possono costituire una minaccia per il padrone o per la sua proprietà. Per forzare quindi il rituale della sottomissione voluto da Dio Creatore certi uomini, ispirati dal simbolo dell'odio puro nei confronti di Dio e di tutta la Sua creazione, hanno inventato delle sataniche crudeltà, indegne di una società civile, riportate da alcuni giornali (es. chiudere i cani in sacchi e picchiarli con bastoni  e poi liberarli in presenza di altri cani facendo credere loro che a fargli del male sono stati questi ultimi; nutrirli con poco cibo a base di carne di cani morti;  ecc.). Se a queste sataniche crudeltà aggiungiamo l'addestramento teso a farli aizzare fin da cuccioli gli uni contro gli altri comprendiamo che tipo di essere l'uomo diabolicus ha "costruito".  Il protagonista del mio libro "Storie di esorcismi- la fossa del leone" ha costretto Lucifero, in nome di Dio, ad avvalorare la verità contenuta nella Sacra Scrittura come sopra riportato. Lucifero, obbligato dalla Madonna, ha confermato che anche gli animali vanno in Paradiso, luogo precluso a lui ed ai suoi "figli spirituali" i quali, in mancanza di conversione, saranno destinati allo "stagno di fuoco e di zolfo" (Ap. 20,15).

Mentre attendiamo che questa società permissivista, anziché mettere al bando i cani, impieghi le stesse forze "speciali" utilizzate per controllare capillarmente i cacciatori anche per scoprire quanti si dedicano al combattimento tra i cani e attui delle severe leggi che prevedano effettivi anni di prigione per quanti commettono tali abominevoli crudeltà, confidiamo nella Giustizia di Dio che applicherà nei confronti di coloro che non faranno appello alla Sua misericordia.