SALMO 16

[1]Miktam. Di Davide. Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.

[2]Ho detto a Dio: <<Sei tu il mio Signore, senza di te non ho alcun bene>>.

[3]Per i santi, che sono sulla terra, uomini nobili, è tutto il mio amore.

[4]Si affrettino altri a costruire idoli: io non spanderò le loro libagioni di sangue né pronunzierò con le mie labbra i loro nomi.

[5]Il Signore è mia parte di eredità e mio calice: nelle tue mani è la mia vita.

[6]Per me la sorte è caduta su luoghi deliziosi, è magnifica la mia eredità.

[7]Benedico il Signore che mi ha dato consiglio; anche di notte il mio cuore mi istruisce.

[8]Io pongo sempre innanzi a me il Signore, sta alla mia destra, non posso vacillare.

[9]Di questo gioisce il mio cuore, esulta la mia anima; anche il mio corpo riposa al sicuro,

[10]perché non abbandonerai la mia vita nel sepolcro, né lascerai che il tuo santo veda la corruzione.

[11]Mi indicherai il sentiero della vita, gioia piena nella tua presenza, dolcezza senza fine alla tua destra.

Commento

E’ un salmo di protezione, esorcistico, oltre che messianico. Il profeta Davide (antesignano di ogni combattente cristiano), che ha sperimentato nella sua vita la verità di quanto da lui validamente affermato in questo ed in altri salmi, ci insegna con assoluta sicurezza a confidare solo nel Signore: nostro sicuro rifugio e protezione.

Quest’orazione ispirata è anche una decisa riprovazione dell’idolatria "Si affrettino altri a costruire idoli: io non spanderò le loro libagioni di sangue né pronunzierò con le mie labbra i loro nomi". Condanna ripresa da Gesù con le seguenti parole: "Nessuno può servire a due padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro, o preferirà l'uno e disprezzerà l'altro: non potete servire a Dio e a mammona" (Mt. 6,24).

E’ una preghiera di totale fiducia nel Dio d’amore che istruisce e che consiglia. La vita di Davide è una certificazione dell’esperienza di questa comunione con Dio. Mediante la preghiera, infatti, il Signore illumina quanti si rivolgono a Lui con fede. La Madonna, da Medjugorje, più volte ha invitato l’umanità a convertirsi (a porre cioè Dio e la Sua Parola al centro della propria vita) ed a pregare per essere illuminati confermando, con tali insegnamenti, l’eterna validità della Sacra Scrittura. Lo Spirito Santo, l’Ispiratore per eccellenza, agisce in risposta alle preghiere "Se dunque voi, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono!" (Lc. 11,13).

Con l’espressione "Per me la sorte è caduta su luoghi deliziosi, è magnifica la mia eredità" lo Spirito Santo, ispiratore di Davide, ci parla del Paradiso: ricompensa per quanti affidano a Dio la propria vita in totale fiducia. E del Paradiso ha recentemente parlato anche Papa Giovanni Paolo II riconfermandone l’esistenza dato che tra molti cosiddetti cattolici la certezza del Paradiso e dell’Inferno è stata sostituita con le idee del mondo!.

Il capoverso 10 è chiaramente applicato alla resurrezione di Gesù che, con tale grandioso miracolo (avvalorato dai numerosi prodigi eucaristici di cui si parla anche in videocassette acquisibili presso i negozi religiosi), ha dimostrato la fondatezza della predicazione evangelica.

Questo salmo, che dovrebbe essere pregato spesso dai fedeli anche in famiglia, è un sicuro rimedio, unito al rosario ed alla Santa Messa, contro ogni male: soprattutto contro l’imperante idolatria che tende a sostituire le strutture umane al rapporto fiduciario con Dio Onnipotente. A riprova di ciò difficilmente si dice "grazie a Dio", bensì, "per fortuna"; espressione, quest’ultima, che non ha alcun senso logico. Non esiste la dea fortuna (invenzione di satana!), ma solo la Provvidenza di Dio.

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