Grazie
Signore per il Paradiso
Durante il viaggio verso Gerusalemme,
Gesù attraversò la Samaria e la Galilea. Entrando in un villaggio, gli
vennero incontro dieci lebbrosi i quali, fermatisi a distanza, alzarono la
voce, dicendo: «Gesù maestro, abbi pietà di noi!». Appena li vide, Gesù
disse: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono
sanati. Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a
gran voce; e si gettò ai piedi di Gesù per
ringraziarlo. Era un Samaritano. 17 Ma Gesù osservò: «Non sono
stati guariti tutti e dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato
chi tornasse a render gloria a Dio, all'infuori di questo straniero?». E gli
disse: «Alzati e va'; la tua fede ti ha salvato!».
Luca 17,11-19
Quanti di noi ringraziano
il Signore per tutto quanto ha fatto e fa per noi? In particolare, per le
grazie spirituali e fisiche che verifichiamo e per quelle che non vediamo?
Direi pochi, se meditiamo sulla guarigione dei dieci lebbrosi (Luca 17,11/19) https://youtu.be/9if-UbiDDmU
A prescindere da questa constatazione,
che è sotto gli occhi di tutti, mi ha fatto pensare l’atteggiamento di
Bergoglio che, quasi novantenne e in una situazione di particolare sofferenza,
in risposta al dubbio dei medici se proseguire le cure oppure se sospenderle,
ha chiesto di continuare, supportato dalla preghiera di tutto il mondo https://www.youtube.com/post/Ugkx1coFRvlWwfjSgp8TKLC0XLZLwu9m5ALk
Strano, mi sono chiesto, lui che è
Papa e pensa che l’inferno sia vuoto, avrebbe dovuto, vista l’età e il dubbio
di rinomati medici, spalancare le braccia e dire al Signore “Vieni a prendermi
per portarmi nel Paradiso. Maranatha!”. Invece, ha chiesto di proseguire per
allungare di un breve periodo (vista l’età anagrafica e gli acciacchi) la vita
terrena, in condizioni non certo ottimali.
Questa riflessione mi ha spinto a
chiedermi quanti ringraziano il Signore per il
Paradiso. L’Onnipotente, Creatore dell’Universo, desidera che tutti gli uomini
si salvino (1 Tm. 2,4) per portarli a godere la felicità eterna nel Paradiso,
assieme ai familiari che li hanno preceduti https://www.youtube.com/playlist?list=PLrMEZEjI1zs0CStsZfNxLN-q_Nh5EuEhZ
. Sta scritto, infatti “Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, né
mai entrarono in cuore di uomo, queste ha preparato Dio per coloro che lo amano.”
(1Corinzi 2,9)
Infatti, nei ringraziamenti che si
fanno nei vari ambiti ecclesiastici non ho mai udito ringraziare il
Signore con le seguenti parole (o similari) “Ti ringrazio signore, Dio
Onnipotente, che ci hai preparato il Paradiso, frutto del Tuo infinito Amore.
Luogo d’infinità felicità, odiato dai demoni invidiosi che l’hanno perso. Consentici
Signore di poter giungere nel luogo della gioia eterna, quando lo riterrai
opportuno, per godere la Vera Vita assieme ai nostri familiari che vi si
trovano”.
Poi, mi sono detto “Se molte persone
non lo ringraziano neppure dopo guarigioni da
malattie invalidanti o mortali (tumori, ictus, infarti ecc.), figuriamoci se lo
fanno per averci donato il Paradiso, al quale non pensano minimamente!” https://youtu.be/pkIJ7lcHJ2k